venerdì 8 febbraio 2013

COMMODITIES - compressione di volatilità

Sono molte le materie prime che hanno chiuso al settimana in evidente compressione di volatilità, una condizione di instabilità che è destinata a risolversi presto o tardi in un'accelerazione direzionale.

GOLD



Dopo il lungo rally dai minimi di aprile a 1525 dollari l'oncia, fino ai massimi di ottobre a 1796, il metallo giallo si è mosso in un canale discendente delimitato tra la trendline dinamica dei minimi decrescenti e quella dei massimi decrescenti. Questa configurazione, quando si manifesta dopo un forte trend direzionale, solitamente rappresenta una figura di continuazione, cioè all'uscita della fase laterale il movimento riprende spesso nella direzione del trend precedente.


Più recentemente, e per la precisione a partire dai primi del 2013, l'oro ha cominciato a segnare minimi crescenti, disegnando così una figura a triangolo (wedge) che potrebbe rappresentare l'ennesima oscillazione all'interno del canale, oppure l'avvicinarsi di un'esplosione rialzista.

Il terzo e definitivo segnale di incertezza di osserva dal fatto che la media mobile 200 periodi, che su base daily bene approssima un media annuale, è praticamente piatta dall'estate dell'anno scorso. I prezzi attualmente sono in fase laterale e si sono appoggiati proprio sulla media 200, che transita tra l'altro nelle immediate vicinanze del 50% di Fibonacci dello swing rialzista principale.

Quello che possiamo aspettarci dai primi giorni della prossima settimana è una decisa rottura di questa congestione, o al rialzo o al ribasso. Al rialzo, con il breakout di area 1700 e possibile estensione pari all'altezza dell'asta della bandiera, oltre 1800 $ l'oncia, in un periodo di diversi mesi. Al ribasso, con la rottura sotto la media mobile, il probabile ritest della stessa come resistenza e la continuazione fino a raggiungere nuovi minimi sotto area 1600. Vista l'impostazione rialzista di lungo periodo (grafico weekly) e il recente trend rialzista di medio periodo (grafico daily) le probabilità sono più a favore del breakout rialzista.


SILVER



La situazione dell'argento sembra la fotocopia di quella appena descritta per l'oro. Un lungo rally rialzista nel terzo trimestre 2012, una fase di congestione all'interno di un canale discendente nel periodo invernale, una serie di minimi crescenti nei primi mesi del 2013, media daily 200 giorni praticamente piatta. A differenza dell'oro, però, il supporto della media mobile ha già respinto i prezzi e il test della trendline di resistenza dinamica non è nelle immediate vicinanze.

NATURAL GAS


Il gas naturale proviene da un deciso movimento rialzista con andamento ciclico, ben delineato da onde periodiche di swing, durato fino a ottobre del 2012. IL canale discendente ha portato i prezzi a ritracciare fino al test preciso del 50% di Fibonacci del movimento principale, e ora si stanno comprimendo all'interno di un cuneo. I due livelli da osservare per un possibile breakout sono 3,50 al rialzo (buy stop) e 3,19 al ribasso (sell stop), con un'alta probabilità che il breakout avvenga entro la prossima settimana.

COPPER


Il rame presenta un situazione di difficile lettura, perché ha attraversato il 2012 senza indicare una direzionalità precisa, se non una debole tendenza ribassista, probabilmente legata a livello macro allo stato recessivo dell'economia mondiale che comporta quindi una scarsa produzione industriale e una minore domanda di metalli principali.
A partire dal quarto trimestre del 2012 vediamo la formazione di un grande cuneo, che è stato rotto recentemente ma con poca forza, infatti i prezzi sono tornati rapidamente ad appoggiarsi sulla trendline dinamica testandola stavolta in funzione di supporto. Se il supporto resiste, possiamo seguire il movimento al rialzo, altrimenti dovremo aggiornare la trendline di resistenza dinamica incorporando il nuovo massimo di periodo (vedi segmento tratteggiato) e quindi riducendo l'inclinazione del cuneo.

CONCLUSIONI
Sembra che queste commodities si stiano comportando come "balene spiaggiate", che rallentano il loro movimento in prossimità della riva, prima di emergere con decisione con un forte colpo di coda per rientrare in acque profonde. Nella prossima settimana è possibile assistere alla rottura di queste figure di compressione, che si stanno caricando come molle; al rilascio della loro forza elastica il movimento sarà molto deciso e molto direzionale.

Ciao
Fabrizio

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